Fake news n.5

Fake News n.5

Ho sentito dire che la profezia del marchio della bestia, 666, si sta attuando sotto i nostri occhi: Il Senato americano ha votato il programma di Obama sulla salute. A breve inizierà l’applicazione. Questo progetto esige che tutti gli americani si facciano impiantare un microchip d’identità dotato di frequenza radio per poter avere accesso alle cure mediche. Questo oggetto sarà impiantato nella fronte o sulla mano destra. Cosa dobbiamo pensare?

 

Nell’estate del 2017 un’azienda del Wisconsin, la Three Square Market, ha proposto ai suoi dipendenti di farsi inserire sottopelle un microchip, allo scopo di rendere più veloci gli spostamenti, sostituendo il cartellino da timbrare, e utilizzando il “microcomputer” per pagarsi bibite e merendine al distributore interno. L’azienda ha effettuato un sondaggio lasciando ad ogni lavoratore la libertà di scegliere se adottare il microchip o meno e 50 impiegati su 58 hanno aderito all’iniziativa.

“I microchip sono il futuro nel campo dei pagamenti, e noi vogliamo essere parte di questo fenomeno”, ha spiegato Todd Westby, il ceo della Three Square.

In realtà l’esperimento non è nuovo ed è già stato tentato dalla svedese Epicentric. L’azienda americana Three Square ha deciso di stipulare l’accordo per l’acquisto dei microchip da utilizzare in casa propria con un’altra ditta svedese, specializzata in sensori biometrici, la BioHax International.

Dobbiamo rassegnarci a un futuro in cui nel nostro corpo saranno impiantati corpi estranei? Esprimo il mio scetticismo riguardo alla possibilità che si giunga a mettere un microchip contro la volontà di chicchessia. Come in molti altri paesi negli Stati Uniti la Costituzione garantisce la libertà personale e religiosa (I e XIV Emendamento). La stessa azienda del Wisconsin non ha mai detto che il microchip sarebbe stato imposto.

Quanto al legame tra microchip e “marchio della bestia”, l’accostamento ha una sua logica. Infatti, grazie al microchip sarebbe eliminato tutto il contante – alcuni stati si illudono con questo sistema di poter eliminare traffici illegali di denaro – si sarebbe rintracciabili ovunque e, cosa che fa sobbalzare qualche avventista, potrebbe essere utilizzato in maniera discriminante per quanti non saranno ritenuti “legalmente” a posto. L’idea sarebbe che, essendo obbligatoriamente dotati di microchip, commettendo un atto illegale o, in materia di anti-terrorismo, diventando per le autorità un soggetto non gradito, potrei essere oggetto di ristrettezze varie. Se sono ritenuto “pericoloso”, mi potrebbe essere sospesa, o addirittura tolta, la possibilità di “acquistare o vendere”. Si tratta però di una possibilità che appare inapplicabile.

Quello che non quadra è il facile – e non teologico – accostamento del microchip al “marchio della bestia”. Secondo la comprensione biblica, unico riferimento per capire esattamente cosa significhi il “marchio della bestia”, possiamo dire con certezza che il “marchio” non è letterale, ma rappresenta un’azione. Ricevuto sulla mano significa che si esegue un’azione (anche contro la propria volontà), ma non significa che la persona crede sia la cosa giusta da fare. Ricevuto sulla fronte, indica che l’azione viene eseguita senza alcun rimpianto o rimorso: la persona che compie l’azione è pienamente in accordo con l’atto.

Ciò è dimostrato dal fatto che il “sigillo” di Dio è ricevuto solo sulla fronte (cfr. Apocalisse 9:4), perché il sigillo di Dio è ricevuto da coloro che compiono un’azione per fedeltà a Dio, perché sanno che è giusto farlo. Il marchio di Satana invece è ricevuto da chi agisce anche contro la sua convinzione, perché costretto dalla minaccia di danni fisici o dalla perdita delle proprietà.

Da sottolineare che, secondo quanto scritto da Ellen White in tutti i suoi scritti, la distinzione tra quanti accetteranno il marchio e quanti il sigillo, sarà determinata dall’osservanza di un falso giorno di riposo.

Il sigillo, come spesso è definito il settimo giorno biblico, sarà in contrapposizione al marchio, nel futuro reso visibile dalla promulgazione di un falso giorno festivo.

(Luigi Caratelli)

 

La questione del microchip sotto pelle va spiegata, a chi professa la fede avventista, su due piani. Il primo è quello della realtà, l’altro quello della profezia.
Sul piano della realtà, va detto che la bufala che Obama avrebbe introdotto il microchip sottopelle obbligatorio con l’Obamacare è abbastanza vecchia, risale al 2013 e ancora viene fatta circolare.
I primi due link riportati qui sotto chiariscono che si tratta di una bufala, e una semplice ricerca su Google evidenzierà decine di smentite riguardo a questa notizia. Di vero c’è che da tempo, ormai, esiste effettivamente la possibilità di ricorrere a un computerino sottopelle capace di controllare alcuni parametri vitali o di salute, archiviare e trasmettere informazioni sul possessore e sostituirsi a carte o password di riconoscimento. Come tutte le invenzioni umane il microchip è neutro, può essere usato per il bene e per il male. Se e quando dovesse entrare in uso, saranno le leggi a regolarne l’uso positivo, e a punirne gli usi sbagliati, esattamente come avviene con le automobili o i coltelli da cucina.

Sul piano della profezia, gli evangelici fondamentalisti associano il microchip sottopelle, collocato sulla mano, con il marchio della bestia (Ap 13:16-17). Questo perché il fondamentalismo evangelico ha un’interpretazione futurista e letterale dell’Apocalisse. Futurista perché tutta l’Apocalisse si riferirebbe a personaggi ed eventi relativi ai tempi immediatamente precedenti il ritorno di Cristo; letterale perché tutto viene compreso nel suo senso immediato, come se si trattasse di un comune testo in prosa e non di un genere letterario evidentemente simbolico.

Nella comprensione avventista, invece, il genere letterario apocalittico impone di cogliere il senso simbolico delle sue immagini, che è sempre un senso profondo e relativo a realtà profondamente spirituali, e mai un riferimento a dettagli e descrizioni spicciole, né a individui specifici. Nella comprensione avventista il marchio della bestia non è una nano-tecnologia, ma una forma di schiavitù: la violazione della libertà di coscienza, quando a tutti viene imposta dall’alto una verità e tolta la libertà di culto e convinzione; chi non accetta, è oggetto di discriminazione e persecuzione.

Invitiamo quindi tutti i credenti avventisti e non coltivare un’insana attenzione e attrazione per teorie complottiste e notizie “occulte”, ma ad attendere con fiducia il ritorno del Signore e, nel frattempo, seguire con attenzione le comunicazioni che provengono dagli organismi ufficiali della nostra chiesa, i quali non mancheranno di tenerci aggiornati qualora gli eventi dovessero prendere una piega profetica rilevante.

https://www.snopes.com/politics/medical/microchip.asp
https://www.snopes.com/microchip-implant/
http://www.lettera43.it/it/articoli/scienza-e-tech/2017/10/13/chip-sottopelle-funzionamento-rischi-e-bufale/214496/

(Saverio Scuccimarri)