SdS CQ (College Quarterly) Secondo Trimestre 2018 – 12

Lezione 12

16-22 giugno 2018

Babilonia e Harmaghedon

«Sulla fronte aveva scritto un nome, un mistero: Babilonia la grande, la madre delle prostitute e delle abominazioni della terra»

(Apocalisse 17:5)

Sabato

INTRODUZIONE

La fine dei giorni?

di Craig Mattson, Lake Tapps, Washington, U.S.A.

1 Re 18:1–40

Iniziamo lo studio di questa settimana affrontando una verità difficile: il tema di Harmaghedon è crudo e può suscitare emozioni spiacevoli quando ci impegniamo in uno studio approfondito. Ora, sosteniamo quella verità difficile con un assoluto: Gesù Cristo è con noi sempre, anche fino all’estrema fine dell’epoca. Le lezioni per questo trimestre possono essere state a volte difficili, ma ci è stata data una promessa più grande, direttamente da Gesù stesso, che non abbiamo bisogno di preoccuparci perché ciò che ci attende è molto più grande di qualsiasi angoscia che questo mondo sia in grado di radunare.

Mi piace studiare la storia. Eppure, quando la studio, spesso sono sbalordito dalle tenebre e la spietatezza dell’umanità. Mi piace cercare paralleli storici che mi aiutano a capire e a sentire vicini gli eventi degli ultimi giorni. L’Inquisizione spagnola, l’Olocausto, il genocidio del Ruanda; non riesco neanche a immaginare di dover vivere quel tipo di esperienza. Gli ultimi giorni saranno così? Peggio? Anche se è difficile immaginarli in prima persona, tutti questi eventi hanno fornito all’umanità delle lezioni storiche più ampie.

Una risposta all’Inquisizione è stata una spinta contro gli abusi di potere religiosi. Dall’Olocausto, gran parte del mondo ha acquisito delle posizioni più radicate contro il razzismo e l’antisemitismo. E dopo il genocidio del Ruanda, c’è stata una riconciliazione nazionale che ha portato a due decenni di pace e una nuova ondata cristiana in quel paese. Eventi come questi ci mostrano che ci sono lati assolutamente giusti e sbagliati della storia. Anche se può essere stato difficile per un cittadino tedesco durante la seconda guerra mondiale prendere una ferma posizione contro quello che stava succedendo in quel paese, la storia ci mostra che persone così sono state eroi della guerra.

Prima Re 18 ci fornisce una storia così dalla Scrittura. Cosa devono aver provato i profeti di Dio quando furono spinti a nascondersi in delle grotte, condannati a morte? Le tenebre del cuore di Izebel sono difficili da immaginare, quando cercò di cancellare sistematicamente tutti i seguaci di Dio. Mentre può essere facile immaginare che la scelta che i figli d’Israele si trovarono davanti sarebbe dovuta essere più ovvia o facile da fare, non dovremmo sparare giudizi affrettati. Opporsi al male o essere soli per Dio in questo mondo non è compito facile. Molti dei figli di Israele continuarono a non prendere posizione tra Baal e Dio. Eppure, il ministero di Elia mostrò al popolo che bisogna prendere una posizione per o contro Dio, e alla fine, c’è stata una vittoria sul monte Carmelo.

La vita oggi può essere altrettanto difficile da affrontare. A volte è difficile riconoscere la differenza tra la verità e le bugie nel nostro mondo di bombardamenti mediatici e scalpore. Ma la Parola di Dio rivela una posizione assoluta che possiamo prendere che ci renderà eroi della storia.

Domenica

LOGOS

Harmaghedon

di Edgar Eduardo Carpintero, Universidad de Montemorelos, Nuevo Leon, Messico

Apocalisse 16:16

1 Re 18:1–40

La parola Harmaghedon deriva da due parole ebraiche: har, che significa monte o una serie di montagne; e meghiddo, il nome di una città cananea che Giosuè aveva conquistato. Da questo, la parola Harmaghedon si può tradurre come «monte di Meghiddo». Questo nome si riferisce a un’antica fortificazione costruita da re Acab.

L’ubicazione fisica delle battaglie è un meccanismo simbolico nella Scrittura. Come la missione di Elia era di chiamare i figli di Israele a prendere una decisione assoluta per o contro Dio, anche la nostra chiesa è chiamata a portare il messaggio del tempo finale al mondo, chiamandoli a prendere la stessa decisione finale. Come i tre ambasciatori di Satana di cui si parla in Apocalisse 18 vanno per il mondo compiendo la loro missione e reclutando i re, il campo di battaglia è molto più vasto del monte di Meghiddo letterale.

Cosa vedi quando accendi il telegiornale oggi? Che tipo di cose vanno in onda in televisione la sera, per non parlare del palinsesto notturno? I sostenitori del movimento anti-Dio non hanno mai avuto una voce così potente nel mondo. Sono estremisti e schietti oltre che amichevoli e convincono con tono rassicurante del messaggio di voltare le spalle a Cristo.

Gli studenti vengono esposti a questo movimento anti-Dio nelle scuole e nelle università del mondo, ed è diventato popolare nei media. Non c’è dubbio che oggi il male si sia moltiplicato. Matteo 24:11 parla di molti falsi profeti che sorgeranno e bestemmieranno contro Dio. Satana sta tramando un piano incredibilmente subdolo come la sua ultima arma contro il popolo di Dio. Il nemico è disperato perché sa che con ogni giorno che passa ha meno tempo prima della seconda venuta di Cristo. I tre ambasciatori hanno iniziato a venire nel mondo, assumendo il loro compito di unire tutti contro il popolo di Dio.

Apocalisse 17:1–14

Abbiamo tutti sentito di molte diverse guerre e battaglie che hanno infuriato nella storia di questo mondo. Dai tempi antichi di Gedeone (Giudici 7) fino ai conflitti di oggi in Iraq e Afghanistan, l’umanità ha sofferto molte atrocità nei secoli.

Secondo la leggenda, una delle battaglie più assurde della storia è avvenuta nel primo secolo AC quando l’imperatore dell’impero romano, Caligola, ha dichiarato guerra al dio del mare, Poseidone. Si dice che i soldati romani siano andati sulla costa e abbiano attaccato l’acqua con le loro lance e spade. Poi presero delle conchiglie dal mare come bottino di guerra.

La Bibbia insegna che ci sarà una battaglia ancora più grande e inconcepibile che avverrà tra Dio e i suoi nemici: la battaglia di Harmaghedon. Questa battaglia mette la donna (la chiesa) contro la bestia (Satana), e tutti gli abitanti del mondo dovranno scegliere da che parte stare. Dalla parte di chi starai?

Apocalisse 16:12–16

L’unico posto nella Bibbia dove viene menzionata la parola Harmaghedon è in Apocalisse 16:16. Nei versetti 12–16, appaiono diversi elementi e simboli. Mentre il gran fiume Eufrate è il luogo in cui si trova la vecchia città di Babilonia, la «Babilonia» del mondo moderno è un’entità globale con potere religioso e geopolitico. Nella Scrittura, dove si parla della Babilonia moderna si parla anche di vaste acque, che nella Scrittura simbolizzano masse di persone. Le persone simbolizzate dalle acque si uniranno contro il popolo di Dio sulla terra. La sfortunata realtà è che mentre ci avviciniamo alla fine, molti saranno ingannati e sedotti in uno stile di vita marcato da falsi insegnamenti.

Daniele 5

Baldassar era in tutta la sua gloria. All’apice apparente dell’impero babilonese, i cittadini di Babilonia e re Baldassar in persona non avrebbero potuto immaginare che un nemico sarebbe stato in grado di infiltrarsi nella città. Chi avrebbe osato sfidare Babilonia in tutta la sua gloria? Quindi, ebbro di un falso senso di sicurezza, il re organizzò una grande festa che celebrava ogni tipo di dissolutezza. A questo evento apparve la mano del Signore, che scrisse sulla parete delle parole che annunciavano il giudizio divino su Babilonia. A questo punto, il fiume Eufrate era prosciugato, permettendo all’esercito medo-persiano di passare sotto le mura della città. E così iniziò la conquista dell’impero babilonese.

Questa storia non solo racconta eventi storici ma è anche un’allegoria degli eventi del tempo finale. Come il re e i cittadini ubriachi di Babilonia, potremmo non esserci resi conto che il nemico si trova appena dall’altra parte delle mura metaforiche, pronto a colpire. La vigilanza e la prontezza faranno la differenza e ci permetteranno di schierarci con Cristo.

Apocalisse 16:16

L’apostolo Giovanni parla degli eventi di Daniele 5 in Apocalisse, facendo riferimento al prosciugamento del fiume Eufrate, quindi simbolizzando l’indebolimento della Babilonia moderna e il punto in cui le potenze del mondo ritireranno il loro sostegno da Dio e i suoi seguaci. Poi Satana manderà tre ambasciatori del male per cercare di finire la sua opera contro Dio: il dragone, la bestia e il falso profeta che, senza maschera, incoraggerà tutti i popoli a combattere contro il rimanente dell’Agnello come inganno finale. Tutti gli eserciti della terra si raduneranno per una battaglia definitiva per sterminare quelli che sono fedeli a Dio.

Molti dei simboli in questi testi necessitano di studio approfondito e riflessione per essere compresi pienamente. Per quelli che scelgono di tuffarsi in uno studio completo di Daniele e dell’Apocalisse, alcuni dei temi che sono presentati includono una chiesa protestante apostata, un papato avido di potere, lo spiritismo e l’anticristo. Non importa come si evolveranno gli eventi finali, la narrativa di Apocalisse dice piuttosto chiaramente che ci sarà un tempo di grande disordine e sofferenza.

Rispondi

  1. Che aspetto potrebbe avere il protestantesimo apostata?
  2. Quali segni nel mondo moderno vedi che potrebbero indicare un avvicinarsi della fine?
  3. Secondo la tua opinione personale, qual è l’aspetto più scioccante dell’Apocalisse? Perché?

Lunedì

TESTIMONIANZA

Un’allegoria della fine

di Rocio Carpinterro Castillo, Universidad de Montemorelos, Nuevo Leon, Messico

1 Re 18:1–40

La storia narrata in 1 Re 18 ha dei paralleli molto importanti con gli eventi dei tempi della fine come profetizzati da Ellen White. La sorella White scrive a proposito dei giorni finali: «Infine il grande seduttore convincerà gli uomini che i figli di Dio sono la causa di tutti questi mali. Proprio chi ha provocato lo sdegno del cielo attribuirà tutto il male a chi, con la sua fedeltà ai comandamenti di Dio costituisce un costante rimprovero per i trasgressori. Si sosterrà che la violazione del riposo domenicale sia un’offesa fatta a Dio, un peccato che attira delle calamità che cesseranno solo quando tutti saranno costretti a osservarla. Si affermerà che coloro che rispettano il quarto comandamento e contestano l’osservanza della domenica saranno considerati dei ribelli che non permettono agli altri di godere del favore del cielo e della prosperità temporale. Così l’accusa che un tempo fu espressa contro i figli di Dio sarà ripetuta, basandosi sulle stesse ragioni. “E, non appena Achab vide Elia, gli disse: ‘Sei tu colui che mette sossopra Israele?’ Elia rispose: ‘Non io metto sossopra Israele, ma tu e la casa di tuo padre, perché avete abbandonati i comandamenti dell’Eterno, e tu sei andato dietro ai Baali'” (1 Re 18:17,18). Queste false accuse provocheranno l’ira degli uomini che assumeranno nei confronti dei messaggeri di Dio un atteggiamento simile a quello che l‘Israele apostata assunse nei confronti di Elia».[1]

«Dio non forza mai né la volontà né la coscienza dell’uomo. Satana, invece, ha fatto sempre ricorso alla forza per vincere coloro che non poteva sedurre. Mediante la forza, o la paura, egli cerca di dominare sulle coscienze e riceverne l’omaggio. Per riuscirvi si serve delle autorità civili e religiose sollecitandole a imporre delle leggi umane che sfidano la legge di Dio».[2]

«Coloro che si impegneranno a osservare tutti i comandamenti di Dio, incontreranno opposizione e derisione. Essi potranno resistere solo confidando in Dio. Per superare la prova che li attende, essi devono comprendere la volontà di Dio rivelata nella sua Parola. Essi potranno onorare il Signore solo tramite una corretta comprensione del suo carattere, del suo governo e dei suoi piani e agendo di conseguenza. Solo coloro che hanno fortificato la loro mente con lo studio delle verità bibliche, potranno superare l’ultimo grande conflitto. Ogni uomo dovrà chiedersi: “Ubbidirò a Dio o agli uomini?” L’ora decisiva sta per scoccare. Ci appoggiamo saldamente alla roccia dell’immutabile Parola di Dio? Siamo pronti a difendere i comandamenti di Dio e sostenere la fede di Gesù?».[3]

Rispondi

  1. Vedi dei segni profetici negli eventi di oggi?
  2. Quali sono alcuni cambiamenti quotidiani che devi fare per mettere Cristo al primo posto nella tua vita?
  3. In che modo il comportamento dei figli d’Israele ha un andamento parallelo nel mondo moderno? In che modo questi andamenti possono essere identificati e sostituiti nel contesto di una visione del mondo cristiana?

[1]. Ellen G. White, Il gran conflitto, p. 461.

[2]. Ibid., p. 462.

[3]. Ibid., p. 464.

Martedì

EVIDENZA

«Harmaghedon: la fine dei giorni»

di M. Lizzette Mattson, Lake Tapps, WA. U.S.A.

Apocalisse 3:11, 12

La frase Harmaghedon: la fine dei giorni può essere molto spaventosa da sentire, specialmente se ci viene detta da qualcuno con una qualche autorità. Se questa fosse la notizia principale al telegiornale o se il tuo pastore iniziasse a proclamare che Harmaghedon incombe, la maggior parte di noi non sarebbe immune da un naturale senso di paura. Molti speravano che le cose sarebbero andate meglio dopo un anno duro l’anno scorso; ma quello che vediamo nel mondo attorno a noi è un senso di divisione più grande tra i popoli, complicazioni più profonde nella società, l’aumento dell’ansia sociale e perfino di paura. Quest’atmosfera socioculturale permea quasi tutti gli ambiti della nostra vita: la politica, il meteo e i disastri naturali, i mercati finanziari, la religione e così via.

Leggere e riflettere sulle parole di Apocalisse questo trimestre, può o amplificare le nostre ansie o fornire un senso di pace con la conoscenza che abbiamo una verità presente che avrà come risultato l’incontro faccia a faccia con il nostro Salvatore. Io scelgo la seconda di queste due reazioni alla lettura dell’Apocalisse. Ma questa parola Harmaghedon, è una parola molto minacciosa; non lasciamo che sia una pietra d’inciampo emotiva.

Nel 1998 Hollywood ha prodotto un film con questo titolo minaccioso, Armageddon. Il film Armageddon raccontava una storia di finzione in cui un grande asteroide stava per colpire la terra, distruggendola completamente e uccidendo tutti gli esseri viventi. (Assomiglia alla fine della visione di Nabucodonosor in Daniele 2 quando la roccia colpisce i piedi della statua). Gli eroi di questo film volano sull’asteroide in degli shuttle futuristici e salvano il mondo facendo saltare in aria l’enorme roccia prima che colpisca la terra. Da quando è stato fatto questo film, Hollywood ha creato una marea di altri film e telefilm che usano gli eventi della fine del mondo come la base della trama. In qualche modo, in molti di questi, l’umanità si salva. Questo potrebbe essere piacevole da guardare, ma c’e un profondo inganno. L’umanità non si può salvare da sola. Abbiamo bisogno di un Salvatore.

Un giorno vicino, quando gli eventi della fine del mondo si saranno susseguiti, le vecchie vie saranno passate e una nuova creazione in Cristo sostituirà il caos di questo mondo. Una piena lettura dell’Apocalisse rivela che Cristo, non l’uomo, è la risposta e che mentre il nostro mondo potrebbe vedere una grande lotta alla fine del tempo, la salvezza è la fine della storia. Gesù ci dice in Apocalisse 3:11, 12 che «Io vengo presto; tieni fermamente quello che hai, perché nessuno ti tolga la tua corona. Chi vince io lo porrò come colonna nel tempio del mio Dio».

Mercoledì

COME FARE

Sii pronto, sii attento!

di Vanya Garcia, Chiang Mai, Thailandia

1 Pietro 5:8; Apocalisse 18:1–10

Immagina la situazione più difficile che ti possa capitare! Sembra davvero spaventosa perché non sappiamo mai cosa porterà il futuro, specialmente nel nostro mondo dove gli esseri umani sono bersagli facili per il diavolo. Le parole dell’apostolo Pietro risuonano: «State attenti e ben svegli, perché il vostro nemico, il diavolo, si aggira come un leone affamato, cercando qualcuno da divorare» (1 Pietro 5:8, TILC). Ognuno di noi è chiamato a schierarsi dalla parte di ciò che è giusto anche se ci troviamo da soli. Non è facile scegliere ciò che è giusto, e a volte farlo richiede un grande sacrificio.

Guardando Babilonia e la sua caduta alla luce del gran conflitto, possiamo vedere che se vogliamo avere successo, dobbiamo davvero essere ben preparati. Il generale Dwight Eisenhower avrebbe detto, «La guerra è una cosa terribile. Ma se proprio si deve fare, si deve fare per bene».[1] Ma prima di offrire consigli pratici, consideriamo quello che dice la Bibbia su Babilonia e su ciò che ha portato alla sua rovina.

In Apocalisse 18:1–10 possiamo fare una diagnosi del problema di Babilonia. La cosiddetta grande città ora sta per essere distrutta, e i versetti stessi spiegano perché. Questa città e i suoi abitanti non si sono schierati dalla parte di ciò che è giusto; hanno mostrato amicizia al mondo e hanno dimenticato Dio; non si sono umiliati davanti a Dio e non hanno osservato i suoi comandamenti. E dopo tutte queste cose, Babilonia ha dovuto affrontare le conseguenze delle proprie azioni, la caduta (vv. 6, 8).

Considerando la storia, possiamo vedere la grande necessità di volgere i nostri occhi a Gesù e lasciare che ci conduca dove possiamo essere saldi, tenendoci puri a prescindere dalla situazione che affrontiamo. Considera i seguenti passi per la tua crescita spirituale che ti attrezzeranno anche per avere successo nella tua vita spirituale:

  1. Prega (Efesini 6:18; Marco 11:24). Prega in continuazione con perseveranza, credendo che Dio ti risponderà (Luca 18:1; Colossesi 4:2). La perseveranza nella preghiera preparerà la nostra mente a conoscere la volontà di Dio.
  2. Studia la Parola di Dio (Giovanni 5:39; 2 Timoteo 3:16). Solo con lo studio approfondito della Scrittura possiamo conoscere Dio e avere accesso alla vita eterna. Leggere la Bibbia nel tempo, ci modellerà rendendoci più simili a lui.
  3. Lascia che la tua luce brilli, condividendola con gli altri (Matteo 5:14–16). Se abbiamo davvero Gesù nel nostro cuore, lo condivideremo con gli altri senza timore. Non tenere la tua lampada sotto il letto; mettila in alto per dare luce agli altri.
  4. Sii fedele nelle piccole cose (Luca 16:10). Se vogliamo davvero superare gli ostacoli della vita ed essere fedeli nei tempi più difficili, dobbiamo iniziare a essere fedeli con le piccole cose.

E inoltre: «Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in più» (Matteo 6:33).

Rispondi

  1. Cosa puoi fare per mantenere l’equilibrio tra l’essere nel mondo ma non parte di esso?
  2. Come puoi identificare i potenziali rischi che Satana potrebbe usare per farti fallire nella tua esperienza cristiana? Fai una lista dei possibili rischi ai quali devi fare attenzione per poter essere pronto ad affrontare le tue sfide.
  3. Come puoi fare attenzione e allo stesso tempo restare fiducioso nel pensare al futuro?

[1]. Irving Risch, Pat Christenson, Audio Study in the Book of Hebrews, lezione 12.

Giovedì

OPINIONE

Babilonia e Harmaghedon

di Ismael Castillo, Montemorelos University, Nuevo Leon, Messico

1 Corinzi 15:1, 2; Matteo 10:22

Quali immagini ti vengono alla mente quando senti la parola Babilonia? Potere, ricchezza, forza militare, idoli? Hai pensato alla mescolanza tra potere civile e religioso che definiva il governo di questo impero antico? Nabucodonosor fece cambiare il nome degli schiavi ebrei che erano stati portati nel suo palazzo, dando loro nomi pagani che simboleggiavano gli dei pagani. Ora, quali immagini vengono alla mente quando senti la parola Harmaghedon? Paura, terrore, armi nucleari, la fine del mondo? Di sicuro questi sono alcuni dei concetti comuni associati con questa parola apocalittica. Non è una sorpresa, allora, che questi due termini insieme, Babilonia e Harmaghedon, provochino una mescolanza di immagini nella mente che per molti culminano nello sconvolgimento civile e religioso.

La Bibbia dice chiaramente che non sarà un periodo facile per questo mondo. Ma immagini di questo tipo di futuro dovrebbero darci l’urgenza di fare di Gesù il nostro amico e salvatore personale. Attraverso la nostra relazione con lui, il futuro non è niente da temere.

L’appello di Paolo in 1 Corinzi 15:1 come anche le parole che Gesù usò in Matteo 10:22 ci incoraggiano a restare saldi e resistere. Un tema simile si trova nel consiglio alla chiesa di Smirne: «Sii fedele fino alla morte e io ti darò la corona della vita» (Apocalisse 2:10). Una relazione con Cristo, per sua natura, porta il frutto della fedeltà.

La domanda a questo punto è questa: come affronteremo il futuro? Con chi vogliamo affrontare il futuro? Se restiamo concentrati sul «cosa» degli eventi futuri, proveremo ansia e paura. Ma se restiamo concentrati sul «chi», avremo la forza di affrontare il domani. È per questo che il vangelo è così importante: perché il vangelo è la buona notizia di Cristo. Non proveremo paura perché sappiamo chi verrà alla fine; è Gesù Cristo ed egli è il vangelo. Più conosciamo Gesù, meglio riusciremo a vedere il pericolo che ci circonda e a restare sul suo sentiero per la nostra vita.

Rispondi

  1. Come puoi identificare nel vangelo la relazione tra il potere religioso e civile a Babilonia?
  2. Puoi identificare quello che il vangelo ti dice sulle sfide alla fine dei tempi, nello specifico la battaglia di Harmaghedon?
  3. Quali caratteristiche della tua relazione con Gesù Cristo ti rafforzano?

Venerdì

ESPLORAZIONE

Resta saldo nella Parola

di Issac Corral Magañanez, Hermosillo, Sonora, Messico

Apocalisse 3:3

CONCLUSIONE

I temi di questa settimana si basano tutti sulla realtà che questo mondo non durerà per sempre. Questo studio dovrebbe portarci tutti a considerare la nostra mortalità. Come risposta allo studio di Harmaghedon e gli eventi dei tempi finali, spicca una singola parola: preparazione. Che viviamo o no per vedere Harmaghedon resta un mistero. Ma una verità universale per tutti noi è la nostra morte. Vivere una vita preparata, una vita in relazione con il nostro Creatore, emerge da questo studio come la nostra miglior difesa e la nostra grande speranza.

PROVA A

  • Scegliere i tuoi tre brani preferiti della Bibbia e scrivere una breve storia su perché ogni brano significa così tanto per te. 1 Corinzi 15:1,2 ci dice di essere saldi nella Parola di Dio. Puoi tenere quel brano e la storia nella Bibbia per la tua edificazione spirituale.
  • Leggere i capitoli 36–40 ne Il gran conflitto. Ellen White come vede svolgersi gli eventi finali della terra? In che modo questo differisce dall’opinione della cultura popolare di Harmaghedon?
  • Ascoltare un canto che tratta del tema del ritorno di Cristo, come «Resurrection Morn». Mentre ascolti il canto più volte, rifletti sulle lezioni di questa settimana con la consapevolezza e la fede che il ritorno di Cristo è l’evento culminante dello studio.
  • Ricercare come puoi sostenere una questione sociale che vedi essere critica nella serie di eventi degli ultimi giorni.
  • Trovare su internet il dipinto di Nathan Greene intitolato The Blessed Hope e osservane i particolari. È una straordinaria interpretazione artistica della seconda venuta. Cosa ti colpisce?
  • Identificare un ambito della tua vita dove hai bisogno di essere salvato. Scrivi una confessione al Signore. Leggi quello che hai scritto e passa del tempo in preghiera con la lettera in mano, poi distruggi la lettera. Quello che hai scritto resta tra te e il Signore.

CONSULTA

  • Ellen G. White, Il gran conflitto, capitoli 36–40, «Il conflitto imminente», «La nostra unica salvaguardia», «L’avvertimento finale di Dio», «Tempi difficili» e «La liberazione del popolo di Dio».
  • Seth J. Pierce, Prophecies of Daniel Made Simple; Prophecies of Revelation Made Simple.
  • Il nocciolo della questione, «La preparazione per il tempo finale», su http://uicca.it/2018/03/il-nocciolo-ii-trimestre-2018/.

LEZIONI PER GIOVANI (18-35 ANNI)

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