SdS CQ (College Quarterly) Secondo Trimestre 2019 – 05

Lezione 5

27 aprile – 3 maggio

Parole sagge per le famiglie

«Confida nel Signore con tutto il cuore e non ti appoggiare sul tuo discernimento. Riconoscilo in tutte le tue vie ed egli appianerà i tuoi sentieri».

(Proverbi 3:5, 67)

Sabato

INTRODUZIONE

Cos’è la famiglia

di Emma Campbell, Silang, Cavite, Filippine

Proverbi 3:5, 6

L’attività preferita della nostra famiglia è fare snorkeling. Nei cinque anni passati, la nostra famiglia ha avuto il privilegio di servire come missionari nelle Filippine. Quindi quando abbiamo una giornata libera, ci piace andare in spiaggia, metterci pinne e boccagli e scoprire creature marine straordinarie. Mi piace molto cercare i «pesci pagliaccio» (resi famosi dal film Alla ricerca di Nemo), di cui ho imparato esistono molte varietà diverse. Ciò che hanno in comune è che vivono sempre vicino alle anemoni di mare.

In realtà le anemoni sono piuttosto pericolose, pungono e possono perfino uccidere gli altri pesci. Ma il pesce pagliaccio è immune al suo veleno, e sembra crescere bene dentro ai suoi tentacoli. Insieme si proteggono a vicenda; si aiutano a vicenda. In effetti, mi ricordano i ruoli distinti che ogni persona ha all’interno della famiglia secondo il libro dei Proverbi. Ogni membro della famiglia ha la responsabilità di fare attenzione, ascoltare, prendersi cura e promuovere le relazioni preziose che formano una famiglia.

Questa settimana guarderemo i molteplici modi per avere famiglie sane e fiorenti che possiamo imparare da re Salomone. Che tu sia giovane o anziano, single o sposato, ognuno di noi ha un ruolo chiaro da svolgere nelle nostre relazioni familiari. Imparando da quelle parole sagge, possiamo compiere il piano di Dio per la nostra vita. Certo, molte persone rifletteranno non solo sulla propria famiglia (forse i loro genitori o nonni) ma, a questo stadio della vita, sull’idoneità di un compagno di vita. Questa lezione ha delle parole di saggezza utili sui tratti caratteriali da cercare in un coniuge devoto. Mentre rifletti sulla lezione questa settimana, non pensare solo a quei tratti che vorresti in un partner (per quelli che sono single) ma a come puoi impegnarti per ottenere quelle caratteristiche nella tua vita.

Questa settimana è un invito, mentre studi la lezione, a crescere nella tua relazione con Gesù Cristo. Avvicinandoci a Gesù, ci avviciniamo gli uni agli altri nelle nostre relazioni familiari. Tutte le relazioni umane diventano molto più ricche quando Gesù è la base della relazione; ma soprattutto, della famiglia.

Domenica

LOGOS

Imparare per contrasto

di Ismael A. Patiño e Victor E. Patiño, Filippine

Proverbi 5:3–14;10:17; 13:24; 14:26; 15:1, 18, 27; 16:32;29:15

Amare la donna giusta (Proverbi 5:3–14)

In Proverbi leggiamo di saggezza, conoscenza e comprensione, che iniziano tutte con il temere Dio. La donna «straniera» di Proverbi 5 ha labbra che stillano miele, e le sue parole sembrano essere estremamente attraenti (v. 3). Ciò nonostante, tutta quell’apparente bellezza porta infine all’amarezza e al rimorso (v. 4). Gli uomini dovrebbero stare alla larga da donne così. In Proverbi 5:3–14 Salomone spiega ulteriormente le cose brutte che succedono se si cade in queste tentazioni e reitera, «I suoi piedi scendono alla morte, i suoi passi portano al soggiorno dei morti» (v. 5). Una tale tentazione dovrebbe essere vista con estrema cautela. Il consiglio diventa un imperativo nel versetto 8, «Tieni lontana da lei la tua via», che significa restare alla larga per non vivere il resto della tua vita con il rimorso.[1]

Invece, una donna che teme Dio può portare felicità a un uomo saggio che segue il consiglio di Dio. Questo è ovvio specialmente in Proverbi 31:10–31 dove, durante tutta la descrizione, l’ideale è presentata come «una donna virtuosa» (v. 10).

La vita sul tetto?

I proverbi non consigliano solo di evitare di socializzare con donne straniere ma mettono in guardia dal vivere con una «moglie rissosa» (Proverbi 21:9, 19; 27:15, 16). Restare in una relazione disfunzionale è estremamente sgradevole. Sarebbe meglio dormire da soli sul tetto (Proverbi 21:9) o abitare in un deserto con la possibilità di essere divorati dagli animali selvatici, oppure in un posto dove si potrebbe morire di fame o disidratazione piuttosto che vivere con una donna stizzosa (v. 19). La scelta di un compagno di vita è una cosa che bisogna fare attentamente attraverso la preghiera. Proverbi fornisce dei principi che si possono applicare sia a uomini sia a donne nello scegliere chi sposare. Tratti caratteriali come gratitudine, pace e gioia sono importanti nel considerare un partner per la vita.

La donna ideale da sposare

La donna ideale da sposare è descritta in Proverbi 31:10–31. Ecco le caratteristiche ideali che non dovrebbero essere trascurate. La descrizione copre molte sfaccettature diverse, incluso essere diligente nel lavorare, avere lungimiranza e discernimento, e soprattutto avere una relazione personale con Dio. Ciò che è specialmente degno di nota è che questi tratti vengono da un’epoca in cui una donna non era solitamente riconosciuta per attributi del genere. Questa sezione era così importante che Proverbi finisce con questo capitolo. È diviso in tre parti: (1) il suo valore (vv. 10–12); (2) le sue attività (vv. 13–27); (3) lode per le sue azioni che risultano in benedizioni sia sulla sua famiglia sia all’interno di tutta la sua sfera d’influenza (vv. 28–31)2. La donna che teme Dio e porta il bene a tutti quelli che la circondano è lodata da tutti. Proverbi quindi descrive e mette a contrasto le conseguenze del vivere con una persona problematica rispetto all’essere in una relazione con qualcuno che teme e ubbidisce ai comandamenti di Dio.

Il padre conta (Proverbi 14:26; 15:1, 18, 27; 16:32)

Le parole sagge per le famiglie includono l’importanza dei padri e come crescono i loro figli. Proverbi sottolinea anche la fiducia vitale che Dio dà a quelli che portano i bambini al mondo. I genitori dovrebbero essere un «rifugio» per i loro figli (Proverbi 14:26). In che modo? Qualcuno che teme Dio non farà niente contro quelli che gli sono stati affidati come parte dell’amore di Dio. Un cristiano deve proteggere la prossima generazione in un modo in cui il mondo non riesce a farlo. Quindi i padri dovrebbero essere «lenti all’ira» (Proverbi 15:18). Dovrebbero anche evitare uno spirito furioso mostrando autocontrollo (Proverbi 16:32). Una tale disciplina deve riconoscere i punti deboli che potrebbero portare alla loro caduta, come un carattere impulsivo. Le relazioni familiari dovrebbero essere sempre nel contesto dell’amore.

Correzione con amore (Proverbi 10:17; 13:24; 29:15)

Infine, le correzioni devono essere sempre fatte con amore. Come dice Proverbi 29:15, «La verga e la riprensione danno saggezza», e chi ama correggerà con diligenza (Proverbi 13:24). Proprio come un vasaio il cui vaso ha un difetto deve continuare a plasmarlo (Geremia 18:6), allo stesso modo, i genitori dovrebbero essere per i loro figli un esempio del carattere di Cristo e plasmare il loro carattere per il regno di Dio. La disciplina dovrebbe essere implementata solo in un modo salvifico, che porta verso la salvezza.

Rispondi

  1. È possibile identificare una persona problematica prima del matrimonio?
  2. Quali tratti caratteriali dovrebbero essere ricercati in un compagno di vita, da un cristiano?
  3. Come puoi mostrare disciplina salvifica quando hai a che fare con un bambino?

[1] Per ulteriori informazioni sulla «donna straniera», leggi Francis D. Nichol, The Seventh-day Adventist Bible Commentary (Washington, DC: Review and Herald®, 1978), 3:953.

Lunedì

TESTIMONIANZA

Piccole cose

di Ashley Natasha Odhiambo, Adventist International Institute of Advanced Studies, Silang, Filippine

Luca 16:10

«”Chi è ingiusto nelle cose minime, è ingiusto anche nelle grandi” (Lc 16:10). Chi non porta avanti con cura i propri compiti, seppure piccoli, in sostanza priva Dio del servizio che gli sarebbe dovuto. Questa infedeltà si riflette negativamente sull’uomo stesso. Egli non riceverà né la grazia né la forza di carattere né il vigore che otterrebbe consacrandosi senza riserve a Dio. Allontanandosi da Cristo si espone alle tentazioni di Satana e sarà facilmente portato a commettere gravi errori nel servizio al Maestro. Non essendo guidato da retti principi neanche nelle piccole cose, non obbedirà a Dio nemmeno nei compiti che ritiene più importanti. La trascuratezza dimostrata nelle piccole cose della vita si farà sentire anche negli ambiti più rilevanti. Agirà, appunto, come d’abitudine. Ripetere i medesimi comportamenti crea abitudine; l’abitudine plasma il carattere e il carattere decide del nostro destino per questo tempo e per l’eternità.

Solo la fedeltà nelle piccole cose prepara l’individuo ad assumere responsabilità più grandi…

Nelle piccole cose della vita, come nelle più grandi, egli desidererebbe che testimoniassimo i principi del suo regno di fronte all’umanità».[1]

«La voce e la lingua sono doni di Dio, e se usate correttamente, sono una potenza per Dio. Le parole hanno un grande impatto. Possono esprimere amore, dedizione, lode, melodia a Dio, oppure odio e vendetta. Le parole rivelano i sentimenti del cuore. Possono essere un assaggio di vita verso la vita o di morte verso la morte. La lingua è un mondo di benedizione o un mondo di iniquità».[2]

«Ti amo» è una frase comune tra i giovani oggi. Tuttavia, ha un significato molto più profondo con conseguenze e ripercussioni di vasta portata. «Ti amo» è una frase molto speciale quando è condivisa tra due persone innamorate. Una relazione deve essere più che solo parole. La Bibbia paragona l’amore di Cristo per la chiesa all’amore tra marito e moglie. L’amore tra coniugi dovrebbe essere profondo allo stesso modo. Possiamo imparare a fidarci di Dio e scegliere di onorarlo con la nostra vita, specialmente nei dettagli di come esprimiamo il nostro amore e il nostro affetto.

Rispondi

  1. Quale guida offre Ellen White su come scegliere un compagno di vita?
  2. In che modo il nostro atteggiamento può condizionare il nostro modo di parlare?

[1] Ellen G. White, Le parabole, pp.265-266.

[2] Ellen G. White, Manuscript 40, 1896.

Martedì

EVIDENZA

Prima la famiglia; tenerla unita

di Karan Kenneth Swansi, Adventist International Institute of Advanced Studies, Silang, Filippine

Proverbi 6:23–29;13:24; 31:10–31

La famiglia è l’unità fondamentale della società. È probabilmente la parte più importante della vita di una persona. Dovrebbe essere il posto dove si trova un legame emotivo, accettazione incondizionata e formazione fisica. In Proverbi, tre aree si presentano come fruttuose per sviluppare una famiglia felice.

Disciplina. Proverbi 13:24 dice: «Chi risparmia la verga odia suo figlio, ma chi lo ama lo corregge per tempo». È possibile fraintendere questo versetto per giustificare una buona dose di punizione corporale su un bambino. La verga qui è semplicemente lo strumento di disciplina, e un attento esame del testo rivela che simbolizza semplicemente la disciplina. La parola ebraica per «verga», shebet, può riferirsi al bastone di un pastore, che protegge e guida una pecora errante. Un colpo occasionale sulla schiena è inteso per guidare e non per fare male, anche per la cosiddetta «pecora nera» della famiglia!

Castità. Proverbi sconsiglia la promiscuità. Ripetutamente Salomone consiglia di evitare l’adultera seducente. Questo non valeva solo per gli uomini. È importante notare che Proverbi è stato scritto da un re per suo figlio, l’erede al trono. Questo stile narrativo era un espediente letterario usato nell’antico Medio Oriente. L’intento era di mettere in guardia l’erede al trono e non di denigrare tutte le donne come potenziali seduttrici. Due idee principali spiccano in Proverbi 6:23–29. L’immoralità sessuale provoca conflitto in famiglia e sgretola i matrimoni. Inoltre, la tentazione all’immoralità sessuale è pericolosamente attraente. Non importa quanto sia bella la persona in quel momento, se soccombi a questa tentazione, distruggerà te e la tua famiglia!

Virtù. Proverbi 31:10–31 loda la donna virtuosa idealizzata. È leale, diligente, operosa, prudente, generosa, rispettosa, premurosa e teme Dio. Nello scegliere il giusto compagno di vita, bisogna avere in mente le caratteristiche che contribuiscono a una famiglia felice. Proverbi 31:30 consiglia: «La grazia è ingannevole e la bellezza è cosa vana; ma la donna che teme il Signore è quella che sarà lodata».

Quindi come manteniamo le cose sotto controllo all’interno della famiglia? Disciplina i figli in maniera salvifica così che ci sia ordine nella casa. Mantieni la castità per avere un matrimonio felice. E infine, sforzati di coltivare in te stesso le caratteristiche che vuoi ricercare in un partner così che ci sia pace, amore e gioia nella tua famiglia.

Rispondi

  1. Com’è la disciplina salvifica nella tua casa?
  2. Come possono uomini e donne mantenersi puri sessualmente?
  3. Quale caratteristica desideri di più in un coniuge? Tu ce l’hai?

Mercoledì

COME FARE

Creati per non essere soli

di Everett Scott, Sunrise, Florida, USA

Genesi 2:18; Ecclesiaste 4:9–12

Ti sei mai sentito solo? Ti sei mai sentito come se nessuno fosse dalla tua parte? Be’, a dir la verità, molte persone si sono sentite così. Per questo Dio ha creato la compagnia. Non vuole che ci sentiamo soli e distanti dagli altri. Nel giardino dell’Eden, Adamo iniziò a sentirsi solo perché vide che ognuno degli animali aveva un compagno. Dio si assicurò che non si sentisse solo a lungo, e creò Eva. Adamo aveva trovato la sua compagna. Di solito incontriamo i nostri amici, e spesso i nostri migliori amici, quando siamo giovani. Più tardi nella vita, troviamo quella persona che può diventare la nostra compagna di vita e passiamo il resto dei nostri giorni con quella persona. Ma cosa dovremmo fare nei periodi in cui ci sentiamo soli?

Affidati a quelli di cui ti fidi. Se ti senti solo, cerca di trovare qualcuno con cui puoi parlare dei tuoi problemi. Potrebbe essere la tua dolce metà (Genesi 2:18), gli amici di cui puoi fidarti ciecamente, o perfino i tuoi genitori. Ma la cosa più importante è: ricordati che puoi anche andare da Dio. Egli capisce ciò che stai attraversando, e ti aiuterà ad attraversarlo. Ecclesiaste 4:9–12 dice, «Due valgono più di uno solo, perché sono ben ricompensati della loro fatica. Infatti, se l’uno cade, l’altro rialza il suo compagno; ma guai a chi è solo e cade senza avere un altro che lo rialzi! Così pure, se due dormono assieme, si riscaldano; ma chi è solo come farà a riscaldarsi? Se uno tenta di sopraffare chi è solo, due gli terranno testa; una corda a tre capi non si rompe così presto».

Ricordati che l’unica cosa che ti sta fermando sei tu. A volte, sei solo giù di corda e non vuoi stare vicino a nessuno o neanche uscire dalla tua stanza. I tuoi amici faranno del loro meglio per farti cambiare umore, ma c’è un limite a ciò che possono fare. Devi trovare la tua determinazione e concentrarti su ciò che è positivo, e ricorda che Dio è sempre in ascolto.

Non lasciare che le tue emozioni ti sconfiggano. A volte sentirsi soli sembra insopportabile, ma Deuteronomio 31:6 dice, «Siate forti e coraggiosi, non temete e non vi spaventate di loro, perché il Signore, il tuo Dio, è colui che cammina con te; egli non ti lascerà e non ti abbandonerà».

Rispondi

  1. Cosa dovremmo fare quando ci sentiamo distaccati da tutti?
  2. Perché Dio vuole che abbiamo compagnia?

Giovedì

OPINIONE

Risparmiare la verga e viziare il figlio

di Rhea Joanna Marandi, Wahroonga, New South Wales, Sydney, Australia

Proverbi 29:15

Quando ero bambina, la parola che mi piaceva meno nel dizionario era disciplina. Siamo onesti, a nessuno piace sentirsi dire che si sbaglia, e certamente a nessuno piace essere puniti. Ma la Bibbia ha molto da dire su questo argomento. Proverbi è forse il posto migliore per riflettere sul vero significato di correzione con amore.

Gli Israeliti erano spesso nei guai, e regolarmente borbottavano, si lamentavano, costruirono un vitello d’oro e venivano distratti da altre attrattive delle nazioni pagane circostanti. Eppure erano ancora il popolo eletto di Dio. Dio li amava lo stesso, e per questo motivo, a volte permetteva che fossero attaccati dal nemico rimuovendo la sua protezione da loro (una cosa che non avrebbe voluto fare). Tutte queste volte Dio non li lasciò né li abbandonò mai. La Bibbia dice chiaramente che il Signore corregge quelli che ama (Ebrei 12:6).

Allo stesso modo, se i genitori amano i loro figli, hanno la responsabilità di formare il loro carattere. È la responsabilità di ogni famiglia sana. Anche se i bambini potrebbero non apprezzare la correzione sul momento, alla lunga si renderanno conto (si spera!) che correzioni del genere (quando fatte con amore; cfr. Proverbi 15:1; 16:23) servivano per guidarli così che potessero diventare adulti responsabili. Cosa più importante, una correzione amorevole dovrebbe portarci a capire meglio come Dio ci ama.

Anche i figli hanno la responsabilità di ubbidire ai loro genitori. Disciplina, ubbidienza, rispetto e amore sono ingredienti diversi che quando mescolati producono una famiglia piacevolmente attraente. In altre parole, una famiglia che ha Cristo al centro richiede dalla parte dei genitori e dei figli lo sforzo di lavorare insieme per incorporare queste qualità mentre cercano di scoprire nuovi modi per amarsi l’un l’altro.

Rispondi

  1. Quale pensi sia il modo migliore in cui i genitori possono disciplinare i loro figli? A quali forme di disciplina hai reagito meglio nel tuo sviluppo?
  2. Come pensi che Dio ci disciplini oggi?
  3. Come possiamo continuare a essere responsabili come giovani adulti?
  4. Puoi identificare casi e storie della Bibbia in cui la disciplina era evidente?

Venerdì

ESPLORAZIONE

Famiglie che hanno fiducia

di Miguel Alejandro Patiño Ramirez, Hong Kong Adventist Academy

Proverbi 3:5

CONCLUSIONE

Proverbi è uno scrigno di saggezza. Tutti i suoi consigli non hanno tempo perché le parole furono ispirate da Dio come espressione d’amore per i suoi figli. Possiamo confidare nel Signore a prescindere da quanto siano grandi i nostri problemi, e quando lo facciamo, è la miglior decisione che possiamo prendere (Proverbi 3:5). Il Signore vuole che viviamo una vita di prosperità e benedizioni oltre ciò che possiamo immaginare per noi stessi o per le nostre famiglie, e sarà così se ci fidiamo di lui.

PROVA A

  • Fare una passeggiata con la tua famiglia discutendo le tre cose che ti piacciono di più di ogni suo componente. Sii creativo e sincero.
  • Fare un album fotografico con foto e ricordi di famiglia, sotto ogni foto scrivi perché sei grato a Dio per ognuno di questi ricordi.
  • Scrivere una lettera personale a ogni membro della tua famiglia, parlando dei tuoi ricordi preferiti con loro. Metti da parte queste lettere e leggile in periodi in cui ti senti solo o giù di morale.
  • Programmare un’uscita speciale di famiglia una o due volte al mese in cui la tua famiglia non sarà distratta. Spegnete i vostri telefoni in modo da potervi concentrare sulla comunicazione l’uno con l’altro e sui bisogni emotivi di ognuno.
  • Parlare a un membro della famiglia che non contatti spesso. Ricordagli che gli vuoi bene e che sei grato a Dio del fatto che faccia parte della tua famiglia.
  • Scrivere una poesia o un canto o disegnare un’immagine che esprima ciò che senti per la tua famiglia e quanto sei grato a Dio che facciano parte della tua vita.

CONSULTA

Il nocciolo della questione, su https://uicca.it/sds-201902/#il-nocciolo, lezione 5.

Samuele Bacchiocchi, The Marriage Covenant.

Ken Canfield, The Seven Secrets of Effective Fathers.

Kay Kuzma, To Understand Your Child.

Mary Stewart Van Leeuwen, Gender and Grace: Love, Work, and Parenting in a Changing World.

Nancy Van Pelt, The Compleat Parent.

LEZIONI PER GIOVANI (18-35 ANNI)

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