Lezione 3
12-18 gennaio 2019
Il popolo di Dio nelle città
«Chi ha orecchi ascolti ciò che lo Spirito dice alle chiese»
(Apocalisse 3:22)
Sabato
INTRODUZIONE
Voglio sentirlo?
di Ashley Eisele, Silver Spring, Maryland, USA
Apocalisse 3:19
«Te lo sto dicendo solo perché ti voglio bene… ». Non posso neanche contare il numero di volte in cui una qualche versione di queste parole ha tentato di attenuare una critica o un consiglio che mi ha fatto male, a volte mi ha scioccato, ma spesso (a malincuore) mi ha portato su una strada migliore.
Siamo onesti, le uniche persone che possono farti con sicurezza una ramanzina che inizia con quelle parole sono quelle con cui hai una relazione di fiducia. Io le ho ricevute dai miei genitori, da insegnanti che si aspettavano di meglio, da dottori che riconoscono che correggere un cattivo comportamento all’inizio è meglio che pagarlo dopo, e da mio marito.
E tu? Hai sentito quelle parole da qualcuno a cui vuoi bene e di cui ti fidi?
Non dovrebbe essere una sorpresa che Gesù abbia usato lo stesso metodo rivolgendosi alle chiese dei tempi di Giovanni. Dopo tutto, questo è lo stesso Gesù che ha paragonato la relazione di Dio con i suoi seguaci a molte delle relazioni di cui sopra: nostro Padre, il gran medico, un maestro, uno sposo. In Apocalisse 3:19, nel suo messaggio a Laodicea, Gesù pronuncia le parole che noi tutti riconosciamo dalla nostra vita: «Tutti quelli che amo, io li riprendo e li correggo; sii dunque zelante e ravvediti».
I temi pesanti del libro dell’Apocalisse certamente non sono ideali per una meditazione veloce. I messaggi di Cristo alle chiese non sono un’eccezione. Le accuse di errori, peccati e immoralità si scontrano con minacce di vita e morte, senza redenzione. Rispetto a questo, le promesse di vittoria e valore sembrano obiettivi distanti.
Sono le semplici parole d’amore in mezzo alle critiche, al calcolo dei peccati e ai rimproveri che emanano una luce sulla vera natura di Cristo in questi messaggi. Egli non voleva che i membri di chiesa voltassero le spalle alla loro natura tiepida e ricchezze terrene per la sua vanità o guadagno. Voleva che vivessero tutto ciò che la vita poteva offrire se l’avessero seguito pienamente. Voleva che prendessero parte al regno al suo fianco e che condividessero il suo trono! Come un genitore, un maestro, un dottore, uno sposo, è l’amore che fa sì che egli volesse qualcosa di meglio da loro.
Vuoi sapere qual è il meglio? Vuole lo stesso per noi! Tieni questo in mente quando studi la Scrittura, cerca i messaggi che ti parlano aspramente o le parole che ti prendono alla sprovvista. Ti sfido a guardare di nuovo quei brani sapendo che Gesù corregge quelli che ama. Come me, potresti scoprire allora lo slancio di fare la cosa giusta che cambierà davvero il tuo cuore e la tua vita.
Domenica
LOGOS
Segreti di chiesa nascosti
di Gary R. Wagner, Union Springs, New York, USA
Daniele 2:27, 28, 47; Matteo 13:35; Apocalisse 3:6; 22:16
Segreti rivelati nell’Antico Testamento (Daniele 2:27, 28, 47)
Sappiamo già che il libro dell’Apocalisse serve allo scopo di rivelare chi è Gesù Cristo e cosa farà. A questo proposito, funziona come altre profezie. Lo annunciarono sia Daniele sia Nabucodonosor. «Il segreto che il re domanda, né saggi, né incantatori, né magi, né astrologi possono svelarlo al re; ma c’è un Dio nel cielo che rivela i misteri…»; «In verità il vostro Dio è il Dio degli dèi, il Signore dei re e il rivelatore dei segreti» (Daniele 2:27, 28, 47). Il libro di Daniele fu sigillato fino ai tempi della fine.
Gesù svelò segreti della fondazione (Matteo 13:35)
Gesù iniziò a rivelare alcuni dei segreti di Dio parlando nelle parabole. Disse ai discepoli, «Aprirò in parabole la mia bocca; proclamerò cose nascoste fin dalla fondazione del mondo» (Matteo 13:35). «Perché a voi è dato di conoscere i misteri del regno dei cieli» (Matteo 13:11). Promise anche che «non c’è nulla di nascosto che non debba manifestarsi, né di segreto che non debba essere conosciuto e venire alla luce. Attenti dunque a come ascoltate» (Luca 8:17, 18). È interessante come abbia avvisato di fare attenzione a come ascoltiamo.
Sentire segreti non è sempre fare pettegolezzi (Apocalisse 3:6)
Anche se c’erano sette messaggi diversi a sette chiese diverse, ogni messaggio era destinato a tutte. Ognuno include l’invito: «Chi ha orecchi ascolti ciò che lo Spirito dice alle chiese». Non solo dovevano ascoltare ciò che veniva detto alla loro chiesa, ma a tutte le chiese. Noi, come loro, abbiamo la benedizione di ricevere un promemoria forte di quali tranelli vengono predisposti per noi dal maligno.
Le lettere devono essere state molto difficili da ricevere per molti nelle chiese. La consapevolezza che i loro peccati segreti erano conosciuti da Dio a un livello tale che egli si stava occupando di loro in questo modo deve essere stata spaventosa. Alcuni certamente si sarebbero semplicemente allontanati, vedendo che la loro vita era un libro aperto. Altri avrebbero preso a cuore gli avvertimenti.
Analizzando i messaggi, troviamo che Gesù poteva venire incontro ai bisogni di ogni chiesa, a prescindere dalla loro situazione. Certamente può anche venire incontro ai nostri bisogni oggi. Dice che ci vuole in cielo. Non dobbiamo accontentarci del nostro cielo immaginario. Permetti a Dio di trasformare anche la tua bontà nella sua immagine in te.
Le lettere alle chiese furono scritte, in primo luogo, per far uscire tutto all’aperto. I credenti sarebbero stati messi in una situazione dove avrebbero confessato e si sarebbero arresi a lui o si sarebbero aggrappati ai loro peccati al punto del loro rischio eterno. In secondo luogo, servivano a far sapere ai membri di quelle chiese storiche che Dio li conosceva personalmente. Era a conoscenza delle loro mancanze, e li amava così profondamente da cercare la loro salvezza.
Le culture delle chiese erano diverse tra loro. Gesù indicò la sua capacità di accogliere le loro difficoltà e situazioni diverse. La sua presentazione ci parla della caratteristica particolare che possiede per essere in grado di risolvere i problemi che affrontiamo. Gesù dà una valutazione della chiesa e poi consiglia alla chiesa come liberarsi delle sue situazioni difficili. Infine, ogni messaggio si conclude con un appello ad ascoltare lo Spirito e con promesse ai vincitori.
Per l’ultima volta, ascolta (Apocalisse 22:16)
Per le persone di ogni chiesa, c’è una lezione che Dio vuole che apprendiamo personalmente. Non dobbiamo essere soddisfatti della bontà che sentiamo di avere o che gli altri pensano che abbiamo. Dio ne sa di più. Vede dentro il nostro cuore e vede le nostre ragioni. Abbandona ciò che è di valore per te, anche ciò che è buono agli occhi di Dio che ti impedisce di andare più in alto perché lo consideri sufficiente per te. Lascialo in modo da poter ricevere ciò che è davvero salvifico che solo Gesù può darti.
I problemi e le soluzioni discusse non servivano necessariamente per liberare i membri di queste chiese dalla sofferenza. Dovevano sapere che Dio era a conoscenza della loro sofferenza, permetteva che continuasse e prometteva la salvezza a quelli che avrebbero resistito. Questo messaggio è dato in sette modi diversi. Se stiamo ascoltando, ognuno può trovare almeno un messaggio diretto personalmente a lui o lei. In Apocalisse 22:16 abbiamo un appello finale da Gesù. Dice, «Io, Gesù, ho mandato il mio angelo a portarvi questo messaggio per le chiese» (TILC). Dobbiamo ascoltare i messaggi a tutte le chiese.
Rispondi
- Guardati come Dio potrebbe vederti. Quale di questi messaggi alle chiese sembra essere diretto proprio a te? Come userai il rimedio in quel messaggio per lasciare che Gesù ti prepari per il cielo?
- Dato che si parla molto di come ascoltiamo, analizza il modo in cui ascolti ciò che Dio sta dicendo. Lo stai ascoltando attraverso l’esperienza e cultura di una chiesa locale o nazionale? Cosa dovresti fare per accertarti di avere un collegamento personale con Dio?
Lunedì
TESTIMONIANZA
Il Cristo che comunica
di Jordan Wagner, Chattanooga, Tennessee, USA
Apocalisse 2:1
«I nomi delle sette chiese rappresentano i differenti periodi della chiesa nell’èra cristiana. Il numero sette indica completezza e mostra che i messaggi si estendono alla fine del mondo, mentre i simboli usati rivelano la condizione della chiesa nei differenti periodi della storia umana.
Cristo è descritto come Uno che cammina in mezzo ai candelabri d’oro. Questa immagine presenta la sua relazione con le chiese. Egli è in costante comunione con il suo popolo. Conosce la loro vera condizione. Osserva le loro azioni, la loro pietà, la loro devozione. Egli è il Sommo Sacerdote e il Mediatore nel santuario celeste, tuttavia è presentato come uno che cammina avanti e indietro in mezzo alle sue chiese sulla terra. Con attenzione e instancabile vigilanza, Egli controlla che le sentinelle facciano il loro dovere avvertendo la gente del pericolo incombente. Se i candelabri fossero lasciati alla sola cura umana, le vacillanti fiammelle si affievolirebbero e morirebbero. Ma Cristo è il vero guardiano nella casa di Dio, il vero custode del tempio. La sua continua cura e la sua grazia sostenitrice sono la sorgente della vita e della verità che illumina la mente umana.
Cristo è presentato come Uno che tiene sette stelle nella sua mano destra. Questo ci assicura del fatto che nessuna chiesa fedele al suo mandato dovrà temere di essere distrutta, perché neppure una stella che ha la protezione dell’Onnipotente potrà essere strappata dalla mano di Cristo.
“Queste cose dice colui che tiene le sette stelle nella sua destra”. Apocalisse 2:1 (Luzzi). Queste parole sono rivolte ai conduttori della chiesa, ai quali Dio ha affidato pesanti responsabilità. I ministri di Dio dovrebbero rivelare, con il loro esempio di servizio, l’amore di Cristo. Le stelle del cielo sono poste sotto il suo controllo. Lui le fa brillare, guida e dirige i loro movimenti. Se non lo facesse, la loro luminosità degraderebbe fino a scomparire. I suoi ministri si trovano in questa stessa condizione. Essi non sono che strumenti nelle sue mani; e tutto il bene che compiono è compiuto per mezzo della sua potenza. La sua luce deve splendere attraverso il loro servizio. Il Salvatore è l’origine di ogni loro successo. Se essi guarderanno a Gesù come Egli stesso guardò al Padre, saranno resi capaci di portare a termine la sua opera. Se accetteranno di dipendere da Dio, Egli farà di loro dei canali che riflettono la sua gloria nel mondo».[1]
Rispondi
- Non possiamo vedere Gesù Cristo faccia a faccia, ma crediamo che Cristo comunichi con i suoi credenti oggi. Come lo spiegheresti a un amico che non è credente?
- Il tuo cammino spirituale oggi, a quale delle chiese di Apocalisse assomiglia di più? Hai bisogno di cambiare? Cosa puoi fare per cambiare il sentiero che stai percorrendo?
[1] Ellen G. White, Gli uomini che vinsero un impero, pp. 367-368
Martedì
EVIDENZA
Arrivare a conoscerti
di Callie Neal, Moore, Kansas, USA
Isaia 43:1, 2
Le sette chiese dell’Apocalisse si trovavano in Asia minore e sono delimitate dal mar Nero a nord, dal mar Egeo a ovest e dal mar Mediterraneo a sud. Oggi, questa regione fa parte della moderna Turchia.
Queste città una volta erano luoghi fiorenti, attivi, dove le persone abitavano, lavoravano e avevano famiglie. Comprendere meglio la loro storia ci aiuta a capire il motivo dei loro problemi spirituali e delle soluzioni evidenziate nel libro dell’Apocalisse.
Situata all’incrocio di una rotta commerciale, Efeso era famosa per il tempio di Artemide (Diana). Paolo visitò questa città durante il suo secondo viaggio (Atti 18:8) e tornò durante il suo terzo viaggio, passando lì due anni (Atti 19). Aquila, Priscilla e Apollo predicavano tutti qui (Atti 18:24–28). I credenti lì iniziarono il loro cammino cristiano bruciando tutti i libri di arti magiche (Atti 19:17, 18) e avevano la benedizione di avere anziani responsabili (Atti 20:28).
Smirne, un porto commerciale fiorente, si trovava 60 chilometri a nord di Efeso. Smirne (in turco Izmir) era famosa per la cultura, l’arte e la religione. Alcuni dei suoi residenti, in particolare i cristiani, soffrivano povertà e disapprovazione (Apocalisse 2:9, 10).
Pergamo si trovava 60 chilometri a nord di Smirne e a 30 chilometri dal mare. Oggi, si chiama Bergama. Era la capitale del regno di Pergamo durante la dinastia degli Attalidi.
Sardi, 80 chilometri a est di Smirne, si riteneva immune alle invasioni. Nel 546 A.C., Ciro fece di Sardi la sede di un satrapo persiano. Il senso di presunzione e la mancanza di sicurezza operativa indebolirono la città. Gli ateniesi la bruciarono nel 499 A.C. Nel 334 A.C., fu invasa da Alessandro Magno e nel 214 A.C. da Antioco il Grande.
Filadelfia fu costruita da Attalo II Filadelfo e si trovava a circa 40 chilometri a sudest di Sardi. Situata nelle pianure dell’Ermo e su parte del monte Tmolus, oggi nota come Alashehir. Resti di mura, templi ed edifici esistono ancora oggi.
Tiatiri, una piccola città situata a metà strada tra Pergamo e Sardi, era famosa per la sua tintura porpora. Lidia, menzionata in Atti 16, veniva da qui.
Laodicea, 90 chilometri a sudest di Smirne, era un centro bancario e d’importazione importante della regione. Famosa per gli indumenti di lana nera locale e sede di una scuola di medicina specializzata in oftalmite, una grave infiammazione degli occhi.
Rispondi
- Perché è così importante capire ciò che i cittadini di ognuna di queste città affrontava nella propria vita quotidiana e come ciò poteva influire sulla loro accettazione o rifiuto della storia di Gesù?
- Immagina un tempo nel futuro (500 anni o oltre). Gli osservatori cosa direbbero di come gli eventi e le altre influenze della società hanno avuto un impatto sui cristiani del mondo di oggi?
Mercoledì
COME FARE
Il loro messaggio; il mio messaggio
di Randolph Farley, Cottonwood, Kansas, USA
Matteo 10:22; Efesini 3:16, 17; Colossesi 3:17; Apocalisse 2, 3
Ognuna delle sette chiese dell’Apocalisse ha un messaggio per noi oggi. Anche se cinque delle sette chiese avevano ricevuto un rimprovero, Dio elogiò comunque questi gruppi per le loro manifestazioni di fede dei primi tempi. Dio voleva che sapessero che non erano senza speranza se fossero cambiati. È così anche per noi.
Filadelfia aveva amore, un riflesso del carattere di Dio. Il nostro amore per gli altri ci permette di rivelare il vero carattere di Dio a quelli che potrebbero non conoscerlo.
Gesù mise in guardia i suoi seguaci che sarebbero stati odiati a causa del loro amore per lui. Se seguiamo il consiglio dato a Smirne, non temeremo ciò che potremmo soffrire. Se siamo fedeli, anche davanti alla morte, riceveremo la vita.
Efeso dimenticò il suo primo amore e il fervore per la condivisione del vangelo. Sei caduto nella stessa mentalità? Passare del tempo con la Bibbia e in preghiera costante è il sentiero per ristabilire la tua relazione e sentire l’emozione che provavi all’inizio del tuo cammino cristiano.
Nei primi giorni, i credenti di Pergamo restarono saldi nella loro fede in Gesù e non rinnegarono la loro fede. Incoraggiati a ravvedersi, fu loro promesso che avrebbero ricevuto la manna nascosta. Quale manna nascosta Dio sta aspettando di fornire nella tua vita?
Tiatiri mostrava amore, fede pazienza e opere buone. Ti godi il ministero che ti è stato dato di condividere Gesù con gli altri? Hai pensato alla pazienza che mostri e alle opere buone che fai?
Gli eventi della tua vita ti stanno logorando? Questo sta indebolendo la tua fede? Adotta il consiglio dato a Sardi di essere vigilante e rafforzare il poco che resta. Resta in attesa del tempo in cui indosserai la veste bianca.
Laodicea non ricevette elogi. Dio notò che erano spiritualmente poveri, ciechi e nudi. Anche con una tale condanna, Dio diede loro un consiglio ottimista. Con ravvedimento e accettando la potenza redentrice di Dio, siamo giustificati per fede. Non importa quanto ci allontaniamo da Dio, egli aspetta il nostro ritorno e aspetta che accettiamo il suo dono.
Adotta i migliori tratti delle sette chiese, e stai fianco a fianco con Gesù mentre mangi dell’albero della vita, mentre indossi la corona d’oro fatta apposta per te.
Rispondi
- Quale delle sette chiesi pensi rappresenti maggiormente il tuo cammino spirituale oggi? Quale consiglio dato hai bisogno di implementare nella tua vita?
- Le chiese dell’Apocalisse mostrano come le persone cadono lontane da Dio. Come possiamo applicare i consigli di riforma dati in Apocalisse 2 e 3 senza sembrare legalisti?
Giovedì
OPINIONE
Il Dio delle seconde opportunità
di Deena Bartel-Wagner, Collegedale, Tennessee, USA
Isaia 40:28; Galati 6:9
Hai mai pensato che l’attenzione sulle sette chiese dell’Apocalisse fosse puramente negativa? Eppure il vangelo è nei versetti che delineano le mancanze spirituali di quelle chiese.
Efeso si era allontanata dal suo primo amore, ma prima era paziente, odiava le azioni dei falsi maestri e non si era arresa. Pergamo restò salda nella propria fede in Gesù e per un periodo non negò la fede. Tiatiri aveva amore, fede, pazienza e opere buone. A Sardi, i credenti non contaminati erano forti nella propria fede. Quelli di Laodicea non ricevettero elogi. Troppo presi dal loro mondo, sembrava che non si rendessero neanche conto di essere poveri, ciechi e nudi. I credenti di Smirne e Filadelfia affrontavano la persecuzione e testimoniavano agli altri. Anche se non ricevettero un rimprovero, ricevettero il consiglio di restare fedeli fino alla morte e restare saldi nella loro fede.
Cinque di sette chiese ricevettero rimproveri per essersi distratte da ciò che erano state chiamate a fare: condividere la storia di Gesù e restare fedeli a lui. Dio non le scartò interamente. Fornì loro consigli su come potevano tornare a lui. Con quel ritorno viene la promessa di una relazione rinnovata che può essere eterna se i credenti lo vogliono.
Il consiglio include ravvedimento, restare fedeli anche se significava la morte, restare saldi alla propria fede, continuare a essere vigili ed essere zelanti. Le ricompense promesse di una corona di vita, vesti bianche, nomi scritti nel libro della vita e di sedere con Cristo sul suo trono e mangiare con lui dovrebbero rendere attraenti il ravvedimento e la fedeltà.
Ti sei stancato durante il tuo cammino con Cristo e sei distratto dal fatto che il mondo chieda insistentemente la tua attenzione? Hai perso il primo amore che provavi quando hai accettato Gesù nel tuo cuore e nella tua vita? Stai affrontando derisione da famiglia e amici per quello che credi? Ricorda, ci sono persone che ci sono passate prima e che hanno affrontato queste stesse cose.
Il mondo in cui viviamo sta diventando sempre più malvagio. Potrebbe sembrare che il diavolo stia vincendo su tutti i fronti. Ma dobbiamo ricordarci che la guerra è stata vinta, anche se sembra che i cieli possano cadere. La nostra forza spirituale è basata sulla nostra relazione con Cristo.
Le chiese che ricevettero rimproveri permisero a sé stesse di essere allontanate dalla loro attenzione a Cristo. Ricevettero l’opportunità di tornare. Che buona notizia! Il Dio che serviamo è un Dio di seconde, terze, quarte opportunità, e oltre. Non rinuncia a noi perché ci ama.
Rispondi
- Col passare del tempo, il fervore che c’è al momento del battesimo può esaurirsi?
- Essere coinvolti nell’evangelizzazione può aiutarci a essere forti nella nostra fede?
Venerdì
ESPLORAZIONE
Ci sarà un giorno
di Ashley M. Wagner, Union Springs, New York, USA
Apocalisse 3:22
CONCLUSIONE
Il libro dell’Apocalisse è affascinante. Anche se Gesù si focalizzò sullo scrivere le lettere a ognuna delle sette chiese, le lettere erano anche per noi. In che modo delle lettere che hanno migliaia di anni possono essere dirette a noi che viviamo ora? Oggi, ogni chiesa nel mondo ha le sue difficoltà e prove. Alcune chiese soffrono la persecuzione. Altre hanno difficoltà con il restare a galla economicamente. Ci sono chiese che non allungano più le braccia alla loro comunità.
Qualsiasi cosa stia attraversando la tua chiesa, c’è speranza. Per quanto possa sembrare una frase fatta, è importante ricordare che Gesù ci offre una vita con lui se continuiamo a essere fedeli anche quando la strada si fa dura.
PROVA A
- Ascoltare la canzone «There Will Be a Day» di Jeremy Camp. Concentrati sulla speranza che abbiamo per quel gran giorno.
- Scrivere una preghiera sulle promesse di Dio per quelli che sono fedeli e leggi la sua Parola durante i tempi finali.
- Trova quattro versetti biblici che parlano di ascoltare la Parola di Dio durante le prove. Scrivili di tuo pugno e rileggili durante la settimana.
- Condividere con un amico il modo in cui Dio ha provveduto ai tuoi bisogni come ha fatto per le sette chiese.
- Mettere da parte del tempo per leggere le sette lettere e pensare a come Gesù opera all’interno della tua chiesa.
- Scrivere una poesia su come vegliare in attesa del ritorno di Cristo.
CONSULTA
Apocalisse 1:3; 3:3, 22.
LEZIONI PER GIOVANI (18-35 ANNI)
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